«Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.» (Proust)
Se è tutta la vita che desiderate trovare un posto per stare in silenzio, un luogo per camminare fino a non sentire più i piedi e per ritrovarvi, la Norvegia è il posto che fa per voi. Paesaggi incontaminati degni di un romanzo epic fantasy fanno da cornice a un freddo tutto sommato sopportabile, nonostante l’approssimarsi della notte polare. Preparate uno zaino leggero, lasciate a casa i problemi, le abitudini e i rumori della città e fatevi travolgere da un’esperienza indimenticabile.
Perché Tromsø?
Tromsø è la città più estesa della Norvegia settentrionale ed è situata su una piccola isola, Tromsøya, collegata alla terraferma da un ponte lungo 1 km. Soprannominata “la Parigi del Nord” per il suo carattere dinamico e vitale, Tromsø dista circa 350 km dal Circolo Polare Artico ed è uno dei migliori posti al mondo per osservare il fenomeno delle aurore boreali.
La sensazione che si ha, passeggiando per il centro, è quella di trovarsi in una capitale europea in miniatura. I negozi e i locali del centro sono incorniciati dai paesaggi extraurbani, che si intravedono all’orizzonte e invitano ad uscire dai confini della città. Pur essendo abbastanza piccolo, il centro di Tromsø ospita numerosi musei, quasi tutti a tema artico, come ad esempio il Polar Museum, che racconta la tradizione marinara norvegese e le prime spedizioni nell’Artico. Per gli appassionati di attività all’aperto, a due passi dal centro della città, è possibile addentrarsi in una natura quasi incontaminata, che offre diverse opportunità per escursioni, pesca, trekking e kayak.
Tromsø è un vero incanto: dai sentieri sul lago alle casette in legno colorate, tutto sembra far parte di un universo parallelo in cui non esistono stress e preoccupazioni. Un rifugio perfetto per ricaricare le batterie e rallentare il ritmo quotidiano.
A circa 25 km dal centro città, guidando verso Kvoløya, è possibile raggiungere l’isola di Håkøya. Il ponte che collega l’isola alla terrafema, è molto gettonato tra i giovanissimi e gli autoctoni interessati alla pesca. In questo luogo infatti, è possibile avvistare decine di specie diverse, ma soprattutto merluzzi e aringhe. In più, la pesca è gratuita e non è richiesta nessuna licenza. Håkøya si può raggiungere tutto l’anno, ma i mesi estivi sono preferibili.
Sulla punta sud-ovest di Tromsøya, a Tromsø, si trova Telegrafbukta (The Telegraph Bay, in inglese), una spiaggia incantevole adiacente a un parco omonimo. Telegrafbukta si trova vicino al Museo di Tromsø ed è anche il luogo dell’annuale Bukta Festival, uno dei festival musicali più popolari della Norvegia del Nord. Il luogo è ironicamente denominato “Tromsø Gran Canaria” poiché, in estate, la temperatura dell’acqua raggiunge le due cifre!
L’aurora boreale
La scelta di raggiungere la Norvegia nasce da quello che probabilmente è il sogno di molti appassionati di fenomeni naturali: vedere dal vivo un’aurora boreale. Ma quando andare?
Durante l’inverno gran parte della Norvegia è un paradiso innevato, ma le zone più a nord possono essere molto buie e fredde. È il caso di Tromsø, uno dei centri abitati più freddi della Norvegia, dove il sole, dalla metà di novembre fino alla fine di gennaio, non sorge al di sopra dell’orizzonte ma, a causa del crepuscolo, non si verifica quasi mai totalmente il fenomeno la notte polare. Tuttavia, essendo una zona particolarmente vicina al Circolo Polare Artico, consente di vedere molto bene il fenomeno dell’aurora boreale (i mesi migliori sono ottobre, febbraio e marzo, ma tecnicamente può essere avvistata sempre, purché il cielo non sia coperto e non ci sia il sole di mezzanotte).
Le immagini non rendono giustizia: trovarsi di fronte a quello spettacolo di luci che danzano nel cielo, è un’esperienza incredibile. Ci si sente al limite del mondo, in uno spazio tra il sogno e la realtà, dove tutto sembra possibile.
Per la sua straordinaria unicità, il fenomeno delle aurore boreali ha dato origine a diverse leggende. Una delle più affascinanti l’ha raccontata una signora del posto. Pare, infatti, che, in età vichinga, si credesse che le luci del nord fossero generate dallo scintillio dell’armatura delle Valchirie. Suggestivo eh?
Per osservare al meglio le luci del Nord è necessario allontanarsi dalla città e muoversi nell’entroterra (in alcuni casi si può arrivare anche al confine con la Finlandia). Se le condizioni sulla costa sono buone, è invece preferibile fare rotta verso l’isola di Kvaløya, che offre meravigliosi paesaggi sul mare.
Sommarøy: un posto da non perdere
A circa un’ora di macchina da Tromsø, si trova Sommarøy, un’isola appartenente alla contea di Troms, che ospita un antico villaggio di pescatori. All’arrivo, si viene subito colpiti dai paesaggi: mare e montagne a perdita d’occhio, un gioiello naturale di inestimabile valore.
Il villaggio è di per sé bellissimo, ma per vivere appieno l’esperienza di Sommarøy, consiglio di salire fino in cima. Il percorso è ripidissimo e irto di ostacoli. La scalata non è molto lunga, ma durante il percorso, si ha l’impressione di non arrivare più. Sulla montagna ci sono perfino delle corde, fissate a dei robusti pali di ferro, per agevolare quanti decidono di incamminarsi verso la vetta.
La vista da Sommarøy è favolosa. Le foto aiutano ad averne un’idea, ma il senso di infinito che si respira non è semplice da raccontare. A nord si vedono le isole della contea di Troms, il promontorio Kjølva e la costa di Senja a sud, le montagne di Kvaløya a est. Stando lassù mi è tornato in mente il significato del sublime che Friedrich cercava di rappresentare nel suo Viandante sul mare di nebbia: la bellezza, la paura e il turbamento viaggiano insieme.